Il termine Gestalt è di origine tedesca e, più che significare semplicemente “forma”, designa un’azione in corso o compiuta, implicante un processo di “messa in forma”.
La psicologia della Gestalt si è dedicata agli studi sulla percezione elaborando la teoria secondo cui il nostro campo percettivo si organizza sottoforma di insiemi strutturali e significativi.
La percezione di una totalità non può quindi ridursi alla semplice somma degli stimoli percepiti, in quanto il tutto è diverso dalla somma delle parti.
L’elaborazione della psicologia della Gestalt in psicoterapia trova i suoi fondamenti nelle intuizioni di Fritz Perls (1893-1970), psicoanalista ebreo di origine tedesca, che, per sfuggire alle persecuzioni naziste, emigrò nel 1934 in Sud Africa per poi trasferirsi, nel 1946, a New York, dove fondò, nel 1952, il Gestalt Institut of New York.
La psicoterapia della Gestalt nasce quindi agli inizi degli anni ’50, grazie alla “ …genialità di Perls e dei suoi collaboratori, innanzi tutto Laura Perls e Paul Goodman, …nell’elaborare una sintesi coerente fra più correnti filosofiche, metodologiche e terapeutiche, sia europee che americane e orientali, costruendo così una nuova Gestalt il cui tutto è diverso dalla somma delle parti…” (Serge Ginger.)
Essa si pone all’incrocio fra la psicoanalisi, le terapie psicocorporee di ispirazione reichiana, lo psicodramma, il sogno da svegli guidato, i gruppi di incontro, l’approccio fenomenologico e quello esistenziale ed, infine, le filosofie orientali. Costituisce, con tutta la corrente chiamata Umanistica, una “ terza via” rispetto alla psicoanalisi e al comportamentismo.
Pone l’accento sulla presa di coscienza dell’esperienza attuale, il qui ed ora, e restituisce dignità al sentito emozionale e corporeo, sviluppando una prospettiva unificatrice dell’essere umano, che integra, di volta in volta, le dimensioni sensoriali, emotive, affettive, razionali, spirituali e sociali. Questo favorisce un contatto autentico con gli altri e con se stessi, un adattamento creativo dell’organismo all’ambiente e la presa di coscienza dei meccanismi interni che spingono alla ripetitività dei comportamenti anche quando sono disfunzionali.
La Gestalt non si ferma a spiegare le origini delle nostre difficoltà, va oltre, a farci sperimentare nuove soluzioni in modo tale da ampliare le nostre possibilità di scelta e renderci consapevoli e responsabili dei nostri agiti e delle nostre risposte emotive.
I concetti di “ Qui ed ora”, “ Consapevolezza” e “ Responsabilità” rappresentano il nucleo centrale intorno a cui si sono sviluppate la teoria e la pratica gestaltica.
Il qui ed ora inteso come capacità di vivere nel presente senza scappare nel passato (rimurginazioni e agiti ripetitivi) o nel futuro (illusioni e fantasie); questo comporta la capacità di dare risposte adeguate alla realtà in maniera consapevole e responsabile.